In natura sono presenti argille e scisti argillosi che, sottoposti a elevate temperature, si espandono aumentando il proprio volume da tre a sei volte. Il fenomeno è causato dall'azione interna dei gas prodotti dalla combustione delle sostanze organiche, dalle reazioni di riduzione degli ossidi metallici e dall’evaporazione dell'acqua di cristallizzazione.

Questo comportamento naturale viene sfruttato dall’industria, con una opportuna regolazione dell’espansione e delle caratteristiche granulometriche del prodotto.

In Europa la produzione di argilla espansa ebbe inizio a partire dagli anni Cinquanta in Danimarca.

In Italia l'argilla espansa si affermò rapidamente nei decenni Sessanta e Settanta trovando, grazie ai suoi molti pregi, numerose e differenti applicazioni nel settore delle costruzioni.

L’argilla espansa è commercializzata per classi granulometriche e con densità differenziate in funzione delle prestazioni termiche o di resistenza meccanica richieste.
In funzione delle classi varia anche il peso medio in mucchio, ovvero la densità apparente del materiale così come si presenta in cumuli sfusi (peso litro), poiché esso risulta correlato al livello di espansione del granulo.

Le granulometrie correnti sono raggruppabili nelle fasce principali della tabella seguente.

L’argilla espansa è distribuita in sacchi su bancali, oppure sfusa su automezzi ribaltabili e anche mediante speciali automezzi cisternati con i quali può essere direttamente pompata in quota.